ORGAVINYL

La SIDEF è orgogliosa di presentare il frutto del suo lavoro di ricerca, finalizzato ad offrire una nuova serie di compound realizzati con materie prime bio-attributed.

Tutti i materiali della gamma ORGAVINYL sono prodotti usando resine e plastificanti certificati bio-attributed, realizzati sostituendo la materia prima di origine fossile (petrolio) con un olio greggio di origine vegetale, ottenuto dal residuo della lavorazione per l’ottenimento della pasta di legno da foreste di conifere gestite in maniera sostenibile o dal recupero chimico di scarti di plastica e pneumatici.

Le fonti rinnovabili sono ovviamente di seconda generazione (2G), in quanto non in competizione con la filiera alimentare, e permettono di risparmiare notevolmente sull’emissione della CO2. In questo modo abbiamo materiali sostenibili, che contribuiscono fortemente alla realizzazione di un’economia circolare reale e certificata da enti indipendenti.

Le proprietà chimico- fisiche e quelle meccaniche dei nuovi ORGAVINYL restano le stesse dei materiali tradizionali. Il vantaggio nell’utilizzo di queste nuove formule è di poter realizzare articoli con materie prime sostenibili e certificate, destinate al mercato sempre più rivolto a soddisfare le esigenze di rispetto dell’ambiente e del riciclo, garantendo un basso impatto in termini di emissioni.

Rispetto dell’ambiente

Il PVC è uno dei prodotti maggiormente studiati sia tecnicamente che scientificamente e regolato da normative che ne assicurano la compatibilità con l’ambiente e la salute umana. Basti pensare che gli sviluppi tecnologici della filiera del PVC sono diventati di riferimento per istituzioni internazionali. A differenza di altre materie plastiche, il PVC è composto per il 57% dal sale e solo dal 43% dal petrolio (carbonio 38% e idrogeno 5%). Si parte dall’elettrolisi del cloruro di sodio (il normale sale da cucina) per ricavare la soda caustica e il cloro che è il composto alogeno più abbondante in natura. La presenza di carbonio ridotta a solo il 38% rende il PVC un materiale che contribuisce nettamente di meno rispetto ad altre materie plastiche alla emissione di CO2. Tutti gli additivi necessari al conseguimento delle caratteristiche richieste sono normalizzati nel loro utilizzo dal regolamento Reach e buona parte di essi hanno origini vegetali. Sidef non usa alcuna materia prima tossica nella produzione dei suoi composti. Gli imballaggi utilizzati sono costituiti per il 60% da carta riciclata e le acque di processo vengono recuperate, filtrate e riutilizzate in continuo evitandone lo spreco

Rigenerazione della plastica

Il nostro stabilimento in provincia di Teramo si occupa di rigenerazione della plastica, prefissandosi l’obiettivo di ridurre al minimo l’impatto ambientale. Il materiale deriva dalla raccolta di scarti post-consumo e di sfridi di nostri clienti, che vengono accuratamente recuperati, selezionati e rigenerati. Questo ci permette di conoscere esattamente cosa stiamo riprocessando e di garantire che i nostri 2 milioni di chili di composti rigenerati non contengono sostanze pericolose. Il PVC può essere rigenerato più e più volte senza perdere le sue proprietà e essere ogni volta trasformato in oggetti utili alla società con consumi di risorse fossili e di emissioni bassissime, consentendo un risparmio di CO2 fino al 92% e una richiesta di energia inferiore del 45 al 90 % (a seconda delle formule) rispetto alla produzione del vergine.

Risparmio energetico

Gli investimenti effettuati nell’ultimo triennio ci hanno portato a ridurre il fabbisogno energetico del 16% rinnovando il parco macchine con apparecchiature attente all’aspetto ecologico e rispondenti al modello Industria 4.0 caratterizzato dalla cooperazione tra macchinari ed esseri umani al fine di elevare il rendimento energetico e ridurre gli sprechi.

Zero emissioni

Il processo di produzione di SIDEF non prevede alcuna reazione chimica. Questo rende il complesso sostanzialmente privo di emissioni nocive

Rispetto dell’ambiente

Il PVC è uno dei prodotti maggiormente studiati sia tecnicamente che scientificamente e regolato da normative che ne assicurano la compatibilità con l’ambiente e la salute umana. Basti pensare che gli sviluppi tecnologici della filiera del PVC sono diventati di riferimento per istituzioni internazionali. A differenza di altre materie plastiche, il PVC è composto per il 57% dal sale e solo dal 43% dal petrolio (carbonio 38% e idrogeno 5%). Si parte dall’elettrolisi del cloruro di sodio (il normale sale da cucina) per ricavare la soda caustica e il cloro che è il composto alogeno più abbondante in natura. La presenza di carbonio ridotta a solo il 38% rende il PVC un materiale che contribuisce nettamente di meno rispetto ad altre materie plastiche alla emissione di CO2. Tutti gli additivi necessari al conseguimento delle caratteristiche richieste sono normalizzati nel loro utilizzo dal regolamento Reach e buona parte di essi hanno origini vegetali. Sidef non usa alcuna materia prima tossica nella produzione dei suoi composti. Gli imballaggi utilizzati sono costituiti per il 60% da carta riciclata e le acque di processo vengono recuperate, filtrate e riutilizzate in continuo evitandone lo spreco

Rigenerazione della plastica

Il nostro stabilimento in provincia di Teramo si occupa di rigenerazione della plastica, prefissandosi l’obiettivo di ridurre al minimo l’impatto ambientale. Il materiale deriva dalla raccolta di scarti post-consumo e di sfridi di nostri clienti, che vengono accuratamente recuperati, selezionati e rigenerati. Questo ci permette di conoscere esattamente cosa stiamo riprocessando e di garantire che i nostri 2 milioni di chili di composti rigenerati non contengono sostanze pericolose. Il PVC può essere rigenerato più e più volte senza perdere le sue proprietà e essere ogni volta trasformato in oggetti utili alla società con consumi di risorse fossili e di emissioni bassissime, consentendo un risparmio di CO2 fino al 92% e una richiesta di energia inferiore del 45 al 90 % (a seconda delle formule) rispetto alla produzione del vergine.

Risparmio energetico

Gli investimenti effettuati nell’ultimo triennio ci hanno portato a ridurre il fabbisogno energetico del 16% rinnovando il parco macchine con apparecchiature attente all’aspetto ecologico e rispondenti al modello Industria 4.0 caratterizzato dalla cooperazione tra macchinari ed esseri umani al fine di elevare il rendimento energetico e ridurre gli sprechi.

Zero emissioni

Il processo di produzione di SIDEF non prevede alcuna reazione chimica. Questo rende il complesso sostanzialmente privo di emissioni nocive